Osteoporosi: facciamo un po’ di storia […]

La culla dell’uomo è in Africa, che è una terra inondata di sole. L’uomo primitivo nasce in Africa con una pelle bella scura che fa passare la quantità di raggi solari necessari ad attivare il diidrocolecalciferolo, cioè il precursore della vitamina D che è fondamentale per l’osso, e nello stesso tempo lo protegge dal sole eccessivo.

Che c’entra questo con l’osteoporosi?

Circa un milione di anni fa l’uomo ha iniziato la migrazione verso le terre settentrionali e la pelle scura ha rappresentato uno svantaggio evolutivo perché i troppi pigmenti non lasciavano passare la quantità di raggi solari necessari per attivare i precursori della Vit. D e quindi lo esponevano al rischio di osteoporosi.

Come lo sappiamo?

Con i reperti archeologici!

Con la migrazione verso le terre settentrionali prive di luce solare sufficiente a penetrare la pelle scura, si sono presentati alcuni guai evolutivi per la razza umana. Senza la Vit. D per fissare il Calcio, si ha il rachitismo: ossa deboli e malformate e soprattutto bacino appiattito con riduzione del diametro antero-posteriore del canale del parto. Questa malformazione specifica impedisce che il bambino abbia spazio abbastanza per passare attraverso il canale del parto sotto l’arco pubico e che venga alla luce. In questo modo la malformazione di origine osteoporotica ne provoca la morte.  La razza umana si sarebbe estinta se la Natura non fosse corsa ai ripari.

Qual è stato il fattore positivo per la razza umana?

Vediamo che nei paesi nordici il vantaggio evolutivo è per le persone con la pelle chiara che lascia passare tutto il poco sole disponibile per attivare il precursore della vit D e scongiurare il rachitismo. Questo però non è sufficiente a ad eliminare il pericolo che una grave osteoporosi sia presente nella fascia più anziana della popolazione. Infatti, secondo gli studiosi, nelle regioni nordiche del mondo, come il Canada per esempio, per 6 mesi all’anno la luce solare è troppo debole per attivare il diidrocolecalciferolo.

Data la gravità della malattia, questa condizione sfavorevole deve essere combattuta!

Infatti!

Così, per assicurare che il Calcio venga fissato alle ossa è necessario che gli alimenti più comuni, come il latte, siano addizionati di Vit. D. Il  diidrocolecalciferolo che pure è normalmente presente nell’epidermide di queste popolazioni non potrebbe essere attivato naturalmente per la mancanza di luce solare e la Vit D non potrebbe essere prodotta nelle quantità necessarie.