L’infertilità e l’armonia di coppia[…]

Tra le coppie che hanno riconosciute difficoltà a concepire, si possono osservare tante diverse reazioni che rappresentano un’evoluzione dell’equilibrio emotivo dei tempi più felici precedenti alla scoperta del problema. Il momento della diagnosi è di amarezza per tutti, poi l’atteggiamento emotivo evolve in modo specifico per ciascuno. Se alcune coppie mantengono una relazione positiva, continuano a comunicare in modo significativo, condividono questo dispiacere e la decisione di come affrontare il problema e continuano ad avere momenti di gioia da vivere insieme, allora la vita sessuale rimane attiva  e gratificante, senza cambiamenti di nota rispetto a “prima”.

Sfortunatamente, le coppie con una relazione non del tutto soddisfacente vedono aumentare le loro difficoltà. Per loro, esprimere il dispiacere e la mortificazione e ottenere comprensione e sostegno dal partner è difficile. Nelle coppie con un equilibrio meno positivo, sembra quasi che l’attesa di un figlio venga caricata dell’aspettativa che attraverso il neonato ( il nuovo elemento in famiglia) la relazione possa migliorare e l’intimità della coppia possa riformarsi. La diagnosi d’infertilità li abbatte, la sessualità diventa “inutile” mentre la sua frequenza molto bassa priva la coppia di emotività ed erotismo, allontanando ulteriormente i partner.  Anche l’immagine corporea sia dell’uomo che della donna risente e viene danneggiata dalla condizione di infertilità. Il corpo è visto come incapace di svolgere il suo compito naturale e questo rende la persona inadeguata e non desiderabile come partner di vita. Le donne spesso accettano questa etichetta passivamente e sviluppano un tratto depressivo; gli uomini infertili, invece, si ribellano a quella condizione  che rappresenta un attacco alla loro mascolinità. L’identità maschile appare messa in discussione, indipendentemente dall’armonia della coppia o dal sostegno emotivo che la moglie può offrire.

In conclusione, sembra che il desiderio di un figlio abbia molte motivazioni differenti. Per alcuni è la fonte di gratificazione e di un  legame intimo ancora più profondo con il partner. Pe altri  che vivono con molto disagio la condizione di infertilità, il figlio rappresenta ciò che giustifica l’esistenza stessa della coppia, che potrebbe non sopravvivere di fronte ad un fallimento procreativo.