Patologie come l’atrofia genitale, l’incontinenza urinaria e il prolasso dell’utero possono essere trattate con modalità che fanno parte del normale armamentario del ginecologo. A seconda del tipo di patologia e della sua gravità si possono usare farmaci locali o per via generale, la fisioterapia, interventi di riabilitazione o procedure chirurgiche.

Le disfunzioni sessuale che sono causate da queste patologie non sempre si risolvono con il miglioramento della funzione organica. Possono però migliorare nettamente grazie a modalità di trattamento che sono specifiche della terapia sessuale comportamentale. Quelli più frequentemente usati sono gli esercizi di Kegel, i coni e i dilatatori vaginali.

Gli esercizi di Kegel consistono nelle contrazioni ritmiche volontarie dei muscoli pubo-coccigei che la paziente deve fare ogni giorno e più volte al giorno per aumentare il tono muscolare.

I coni vaginali sono una serie di piccoli cilindretti della stessa forma ma di peso via via maggiore che vengono inseriti progressivamente in vagina e trattenuti per un certo tempo per migliorare la forza contrattile dei muscoli del pavimento pelvico.

I dilatatori vaginali sono una serie di cilindri cavi di grandezza progressiva che la paziente usa da sola o aiutata dal partner. Vengono inseriti in vagina dove esercitano una pressione blanda sulle pareti del canale vaginale per milgiorare la loro elasticità e diminuire la pressione e il dolore della penetrazione.

Nonostante la terapia, questi interventi possono risultare inutili se la coppia non condivide l’intimità per portarli avanti. Sfortunatamente, quando fare l’amore diventa difficile anche le più semplici dimostrazioni d’affetto si bloccano. Evitare baci, carezze e abbracci fa perdere la connessine epidermica e corporea con l’altro anche se il legame d’affetto non cambia. Per aiutare le coppie a ritrovare la loro intimità con il corpo dell’altro, in terapia sessuale comporamentale si propone un intervento chiamato “focalizzazione sensoriale” che è fatto di carezze e contatto epidermico.

Durante la terapia, i partner sono aiutati a ricostruire gradualmente la loro vicinanza fisica e a scambiarsi carezze reciporche su tutto il corpo. Inizialmente i partner non sono completamente nudi e i genitali sono esclusi dalle carezze per evitarereazioni d’ansia verso comportamenti che sono stati evitati a lungo. Questo contatto di pelle che viene scambiato dai partner è cruciale per ricostruire l’intimità di tutte le coppie sofferenti per condiizoni patologiche.