L’invecchiamento e la sessualità sono tematiche che toccano molto in profondità l’immaginario personale di ognuno di noi: in qualche modo si legano a dimensioni contrapposte, da una parte la sessualità come espressione massima di vita e dall’altra la vecchiaia come avvicinamento alla morte. Con queste premesse viene abbastanza logico comprendere come la sessualità nell’età avanzata sia un argomento ancora condizionato da stereotipi.

Sessualità e qualità della vita

E’ necessario rivolgere alla vecchiaia uno sguardo nuovo e apprezzare le potenzialità di sviluppo e di crescita personale che offre e che non dovrebbero essere prerogativa esclusiva delle classi più giovani. Questo in considerazione del fatto, sotto gli occhi di tutti, che l’aspettativa di vita è sempre maggiore e il progresso della Medicina consente che anche le patologie inevitabili possono essere alleviate. Il miglioramento della qualità di vita offre l’occasione di mantenere vivi gli interessi e di svilupparne di nuovi esattamente come tutte le altre fasi della vita.  

Sessualità e condizionamento sociale – Organizzazione Mondiale della Sanità

La sessualità è influenzata dall’interazione di fattori biologici, psicologici, sociali, economici, politici, culturali, etici, giuridici, storici, religiosi e spirituali. In una parola, il sesso rappresenta e porta in se’ i valori culturali di una persona, nel senso più ampio del termine. Si sottolinea che l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute come uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale, e non semplicemente assenza di malattia o di infermità (WHO, 1948).

Sessualità e individualità

Un’esperienza che dà valore all’intimità e al benessere, in linea con l’individualità dell’anziano può contribuire a far vivere al meglio e in maniera appropriata questa fase della vita, con ricadute positive sulla promozione della salute.

Sessualità nella Carta di Ottawa, WHO, 1986

Nella Carta di Ottawa, WHO, 1986 si esplicita il principio di promozione della salute, inteso come quel processo che consente alle persone di esercitare un maggior controllo su di essa e di migliorarla portando allo spostamento dell’attenzione dal concetto di semplice assenza di malattia al concetto di qualità della vita e sui principi chiave di benessere, soddisfazione e felicità.

Sessualità, invecchiamento e malattia

E’ innegabile che invecchiando la salute si faccia più fragile Gli effetti dell’invecchiamento cominciano a manifestarsi nelle persone sane dopo i 60 anni e riguardano il metabolismo e il sistema cardiocircolatorio. Tra le patologie più comuni troviamo il diabete, l’ipertensione e le malattie cardiache. L’uomo è più soggetto della donna a queste condizioni, soprattutto da giovane ma anche da anziano. La donna è più colpita dall’atrofia dei genitali della menopausa e da eventi infiammatori come l’artrite, che comporta dolori diffusi cronici e difficoltà ai movimenti e alla deambulazione.

Sessualità, invecchiamento e malattia nella donna

La lubrificazione e l’elasticità di vulva e vagina sono essenziali per una sessualità attiva. Quando mancano, la penetrazione è difficoltosa, dolorosa o impossibile.  L’atrofia dei genitali inizia dopo la  menopausa e  avviene lentamente, non certo dalla mattina alla sera, ma avviene. a dare un quadro più o meno precoce e più o meno grave concorrono tanti fattori: l’età alla menopausa, la salute, la genetica

Sessualità, invecchiamento e malattia nell’uomo

Il diabete, l’ipertensione e le malattie cardiache che sono più frequenti nell’uomo che nella donna colpiscono la capacità erettile perché diminuiscono l’apporto ematico ai genitali maschili e  l’erezione diventa meno stabile. Di fronte a uomini con una di queste patologie ci dobbiamo aspettare che anche la funzione sessuale sia colpita più di quanto sarebbe normale per l’età.

Sessualità, invecchiamento e malattia nella coppia

A questo punto entrano in gioco l’equilibrio della relazione di coppia e l’abitudine di vita sessuale, vale a dire quanto quella coppia dà valore al sesso. Le capacità non possono essere quelle dei 40 o 50 anni, ma si possono trovare molti modi per migliorare.  Nella maggior parte dei casi, basta solo “sperimentare” una stimolazione genitale diversa o organizzare un tempo privilegiato da dedicare all’intimità.

Sessualità, invecchiamento, malattia e farmaci

A questo punto entrano in gioco l’equilibrio della relazione di coppia e l’abitudine di vita sessuale, vale a dire quanto quella coppia dà valore al sesso. Le capacità non possono essere quelle dei 40 o 50 anni, ma si possono trovare molti modi per migliorare.  Nella maggior parte dei casi, basta solo “sperimentare” una stimolazione genitale diversa o organizzare un tempo privilegiato da dedicare all’intimità.

Dagli anno ’90 ad oggi sono entrati in commercio farmaci a sostegno delle capacità sessuali sia degli uomini che delle donne. Le vie di somministrazione sono varie e l’effetto farmacologico può essere modulato sulle necessità di ciascuna persona.