L’approccio teorico al paziente omosessuale egodistonico che vuole modificare il suo orientamento omosessuale si basa su forme subdole e sottili di condizionamento: al paziente si chiede di immaginare se stesso impegnato nel comportamento che desidera cambiare e contemporaneamente di aggiungere con la fantasia qualche particolare che renda la scena terribile o rivoltante, in modo che lo scenario così costruito perda la sua attrattiva.
E’ un metodo usato, efficace e raccomandabile?
Direi proprio di no! E’ un metodo desueto con vari aspetti eccepibili, che si riporta solo per dimostrare l’evoluzione del pensiero medico relativamente all’orientamento omosessuale egodistonico.
Ad oggi come si preferisce trattare il disagio dell’orientamento omosessuale?
La soluzione più adeguata ed efficace è quella di mettere l’omosessuale distonico in grado di vivere confortevolmente il suo orientamento omosessuale senza paura, vergogna o sensi di colpa.
Questo approccio è efficace con tutti i pazienti?
Purtroppo no. Il paziente che non si accetta ed è in conflitto con l’attrazione omosessuale necessita di un intervento di tipo psichiatrico che lo aiuti a capire la sua omosessualità.
Si può usare un approccio di terapia sessuale comportamentale per questi pazienti?
No, è una situazione complessa per la quale le tecniche di terapia sessuale comportamentale non sono adatte.
Nell’ambito delle disfunzioni sessuali dei pazienti omosessuali, ci sono casi in cui la terapia sessuale comportamentale è indicata?
Relativamente ai disturbi del comportamento sessuale in quanto tale, l’omosessuale maschio o femmina non presenta disfunzioni diverse da quelle del paziente eterosessuale, ne’ come manifestazione esterna ne’ come motivazione; di conseguenza non necessita di accorgimenti terapeutici speciali ed suoi problemi sono affrontabili e risolvibili con un intervento di terapia sessuale comportamentale basato sul sintomo.
Ci sono differenze tra omosessuali ed eterosessuali relativamente ai disturbi del comportameno sessuale?
Escludendo le malattie, i disturbi del comportamento sessuale tra uomini presentano alcune differenze con quelli dell’uomo in una coppia eterosessuale; questi derivano in parte dalla filosofia di vita del gay ed in parte dal contesto sociale in cui la relazione omosessuale è vissuta.
Qual’è la relazione tra omosessualità e disfunzione sesssuale?
Consideriamo il nome ”gay” scelto per autodesignarsi e che significa gaiezza, disponibilità, apertura e rifiuto delle convenzioni e dei limiti. “Apertura” e “rifiuto” intese sul piano della relazione omosessuale presuppongono libertà dai condizionamenti sociali, tipici di tutte le epoche, che richiedono ordine e stabilità con una certamortifcazione dell’attrazione momentanea.
Che cosa comporta nel modo di vivere l’attrazione omosessuale?
La sessualità omosessuale può essere vissuta in modo iperattivo e promiscuo, finalizzato alla ricerca del contatto erotico al di fuori di ogni contesto di relazione romantica intima o tanto meno esclusiva.
E’ questo l’unico contesto di sessualità omosessuale promiscuità?
No, la scelta di relazioni omosessuali casuali si realizza spesso anche in coppie che sono in una relazione omosessuale stabile.
Che cosa vuol dire nel caso delle persone omosessuali?
Vuol dire che le coppie omosessuali stabili spesso non siano sessualmente monogame, senza che l’unione emotiva ed inetellettuale della coppia sia messa in crisi.
In che modo questo comportamento, ampiamente accettato, diventa causa di problemi fra omosessuali?
I problemi della sessualità tra gli omosessuali si manifestano quando insorge uno scontento, cioè quando ci sono problemi all’interno della coppia omosessuale oppure quando l’erotismo scisso da una relazione omosessuale gratificante non soddisfa più.
Questa scelta condivisa di coppia omosessuale aperta è comune?
Si, gli incontri casuali con persone con cui l’attrazione omosessuale si consuma in fretta sono tipici dell’erotismo dell’omosessuale maschio.
Qual’è la relazione tra sessualità omosessuale e epidemia dell’AIDS?
La penetrazione anale facilita il contagio tra sperma e sangue e il grande numero di partner sessuali amplifica le possibilità di trasmissione. Per questo motivo è stato necessario che la comunità gay di tutto il mondo si impegnasse ad usare i contraccettivi e a praticare un “sesso sicuro” che non facilitasse la trasmissione dell’AIDS, una malattia tanto grave.
E’ questo l’unico modo in cui le coppie omosessuali stabili vivono la loro relazione?
Assolutamente no! Molte coppie vivono tutti gli stadi di consolidamento della coppia e mantengono l’esclusività reciproca in modo molto simile alle coppie eterosessuali
Come si nota dall’elenco degli stadi di sviluppo della relazione di coppia, l’enfasi è sull’armonia, sull’equilibrio e sulla stabilità della relazione.