Con le parole “eiaculazione precoce” s’intende la mancanza di controllo sul meccanismo dell’eiaculazione. E’ probabilmente la disfunzione più frequente negli uomini, specialmente tra i più giovani.
E’ frequente l’eiaculazione precoce?
Tra le disfunzioni sessuali, sembra che l’eiaculazione precoce (EP) sia quella che meno dipende da conflitti di coppia o difficoltà personali. I medici di medicina sessuale sono più propensi a credere che abbia un’origine biologica.
Come si cura l’eiaculazione precoce?
Per risolvere la disfunzione, è efficace una terapia di tipo comportamentale che lavora migliorando la consapevolezza dell’eccitazione erotica. In altre parole, con gli esercizi comportamentali si costringe il paziente a fare attenzione sulle sensazioni provocate dalla stimolazione e erotica e su quelle che precedono l’orgasmo.
Come agisce la terapia sessuale comportamentale per l’eiaculaizone precoce?
Nel corso dell’iter comportamentale, il paziente impara prima a riconoscere l’intensità dell’eccitazione erotica e poi a tenere sotto controllo l’arrivo dell’orgasmo.
Il meccanismo di controllo su un riflesso, e nel nostro sistema biologico di questi sistemi ce ne sono tanti, si acquisisce solo dopo che si è imparato a riconoscere le sensazioni fisiche che provengono da quel determinato distretto corporeo. L’esempio sotto gli occhi di tutti è vedere come i bambini piccoli imparano a fare la pipì nel vasino e non più, inaspettatamente , nel pannolino. A forza di richiamare l’attenzione del piccino “ti scappa la pipì?” la mamma lo costringe a riconoscere le sensazioni di tensione della vescica piena. Il bambino comincerà a dire “pipì” dopo che l’ha già fatta, poi quando la sta per fare….poi ad avvertire al momento giusto e finalmente a diventare autonomo.
Gli esercizi comportamentali vengono usati con una scaletta progressiva che si adatta alle necessità di ciascun paziente e di ciascuna coppia e che deriva dalla tecnica stop-start di Semans , modificata da Helen S. Kaplan. L’approccio è semplice e dà risultati positivi nella maggior parte dei casi.
Ci sono risposte negative alla terapia sessuale comportamentale per l’eiaculazione preoce?
Come sempre nel corso di una terapia per le disfunzioni sessuali esiste la possibilità che il paziente portatore del sintomo o il/la partner si trovi a disagio e sviluppi una resistenza che limita la possibilità di guarigione.
In qualche caso, questa reazione così dannosa per il buon esito del trattamento è dovuto al fatto che per un certo periodo, gli interventi terapeutici sacrificano il partener sano perché è necessario concentrare il lavoro sul sintomo da risolvere . La reazione negativa della La persona che si sente sacrificata o abbandonare deve essere superata, pena dividere la coppia o veder fallire la terapia.
In altri casi, capita che il paziente che non ha una relazione e una compagna con cui lavorare si lamenti che gli esercizi comportamentali sono tediosi e svuotati di ogni valenza erotica. In questi casi si perde la motivazione e l’impegno e la terapia viene purtroppo interrotta.