Sintomi precoci e tardivi in menopausa
La menopausa è un evento naturale ed inevitabile che interessa tutte le donne. E’ provocata da alterazioni della secrezione degli ormoni ovarici, cioè gli estrogeni ed il progesterone. Questo fenomeno va di pari passo con i processi dell’invecchiamento.
Che cosa da inizio alla menopausa?
L’ovaio perde gradualmente la capacità di rispondere in maniera adeguata agli stimoli che vengono dal cervello e che regolano la produzione di estrogeni e progesterone. La diminuita secrezione ormonale riduce la fertilità della donna e altera la regolarità dei cicli mestruali che perdono il loro ritmo e possono diventare emorragici e dopo qualche mese sparire del tutto.
E’ questo il solo segno della menopausa?
Certamente no! La riduzione delle concentrazioni di estrogeni e progesterone provoca alterazioni importanti in vari organi. Fondamentali sono le caldane e, come sintomi tardivi, l’osteoporosi, l’insonnia e l’atrofia genitale.
I sintomi che accompagnano la menopausa
La cessazione dei cicli mestruali è il segno universalmente noto che è arrivata la menopausa. Il primo sintomo che coinvolge tutto l’organismo è costituito alle caldane.
Che cosa sono e che cosa significano le caldane?
Le caldane sono vampate di calore che prendono soprattutto la testa e il collo. Arrivano all’improvviso senza dare avvertenze, possono essere più o meno frequenti e sono accompagnate da sudorazione profusa. Di solito sono frequenti nel primo anno della menopausa, poi tendono ad attenuarsi e si fanno più rade. Le sensazioni fisiche sono spiacevoli ma forse per la donna che le subisce è ancora peggio il disagio emotivo di avere una caldana in pubblico.
Quando si presentano l’osteoporosi, l’insonnia e l’atrofia genitale?
Questi sono chiamati sintomi tradivi perché si manifestano con il trascorrere degli anni, anche se cominciano a formarsi al momento della menopausa. Infatti, tutti dipendono dalla diminuzione degli ormoni ovarici.
Osteoporosi in menopausa – L’osteoporosi, cioè la perdita di calcio dalle ossa, comincia in età molto giovane ed ha un andamento minimo fino alla menopausa quando la quantità aumenta notevolmente. IL processo metabolico non può essere evitato ne’ tanto meno può essere invertito, ad oggi, ma può essere rallentato se si adottano per tempo uno stile di vita e un regime alimentare adeguati.
Insonnia in menopausa – I ritmi del sonno cambiano con l’età e sono in relazione con i valori di estrogeni e progesterone. Alcune donne non subiscono alterazioni importanti delle fasi del sonno mentre altre denunciano difficoltà ad addormentarsi, risvegli mattutini e qualità del riposo che viene compromessa. Queste diversità tra pazienti nella stessa condizione menopausale si spiegano con una predisposizione genetica. Tante pazienti possono trovare beneficio adottando comportamenti specifici per facilitare il sonno ed evitando quelli ritenuti contrari.
L‘atrofia genitale in menopausa – La riduzione degli estrogeni altera il trofismo degli organi bersaglio: il seno, la cute ed i genitali esterni che diventano meno turgidi, si riducono e perdono l’elasticità e la capacità di lubrificarsi. I cambiamenti avvengono gradualmente nell’arco di parecchi anni ed è per questo che i sintomi sono detti tardivi. Con l’invecchiamento i tessuti diventati più fragili riducono la loro capacità di difesa contro i microorganismi e per questo le infezioni ed infiammazioni sono più frequenti e più difficili da debellare. Soprattutto, però, perdono elasticità e lubrificazione e con loro la capacità di accogliere un pene eretto. Avere rapporti diventa difficile e doloroso con un impatto fortemente negativo sulla vita sessuale della coppia.
Come si può migliorare l’atrofia genitale della menopausa?
La medicina attuale offre molte risorse per attenuare l’atrofia dei genitali esterni in questa fascia d’età a cominciare da preparati locali per i quali si usa una gamma di preparati chimici, a farmaci da assumere per bocca di nuova generazione fino agli strumenti propri della medicina sessuale che consentono di migliorare il tono muscolare e l’elasticità dei tessuti.