La difficoltà d’erezione può essere conseguenza di una malattia, dell’effetto di un farmaco, di un disturbo psichiatrico o di un disagio relazionale; ma può dipendere anche da uno stile di vita inadeguato che mini il benessere psicofisico del paziente.
Il medico e l’impotenza
Se la comunicazione tra il paziente ed il suo medico non è chiara, il problema di un inadeguato comportamento verrà trascurato e sarà destinato a peggiorare nel tempo. Secondo alcuni il silenzio proviene da un senso di imbarazzo che colpisce il medico che per fare diagnosi della causa deve indagare, cioè porre domande, curiosare e ottenere dettagli, così come colpisce il paziente che deve esporre il suo problema e magari rivelare cose che preferirebbe far rimanere private.
Come si definisce l’impotenza?
Gli attuali criteri diagnostici definiscono l’impotenza ( o disfunzione erettile – DE) come l’impossibilità di ottenere e/o mantenere un’erezione adeguata per una relazione sessuale soddisfacente .
Quali sono le cause più frequenti di difficoltà erettile?
Spesso la causa scatenante della DE è un problema medico, ma può anche essere provocata da fattori psicologici (ansia, depressione), relazionali (stress, divorzio) o di stile di vita (abuso di alcool o di droghe).
Quanti sono colpiti da problemi d’erezione?
Sebbene le percentuali di incidenza della DE varino considerevolmente tra i diversi studi, il fatto che ogni mese si vendano 10 milioni di compresse di Viagra mette a fuoco tutto il peso del problema.
Il farmaco per l’erezione (Viagra – Levitra -Cialis) cura i problemi d’erezione?
L’uso “al bisogno” del farmaco erettogeno (Viagra – Levitra -Cialis) può andare bene come no: risponde ad un bisogno e lo risolve velocemente quando la causa è un problema organico lieve. Ma può anche essere una falsa soluzione in quanto copre la disfunzione e rimanda il riconoscimento di una patologia che di solito si ripresenta in un secondo tempo in forma più grave.
Può succedere che il farmaco (Viagra – Levitra -Cialis) non funzioni?
Certamente! Di solito è inefficace quando la patologia è grave e in questo caso anche il paziente se lo aspetta.
Non funziona neppure quanto la causa è psicologica, cioè dipende da un disagio verso la sessualità, un conflitto di coppia, uno stato d’ansia o di depressione, un trauma e così via. Queste sono tutte cause che non hanno a che fare con la capacità erettile dei tessuti penieni ma con la sfera emotiva e, logicamente!, non possono rispndere ad un approccio terapeutico inadeguato.
Viagra – Levitra -Cialis hanno effetti negativi in questi casi?
Purtroppo si, gli effetti negativi ci sono e non devono essere trascurati. L’inefficacia del farmaco a provocare l’erezione peggiora il senso di inadguatezza e l’ansia verso il sesso, rendendo più difficile un eventuale cammino di riabilitazione psico-comportamentale del paziente.
Qual’è l’atteggiamento del medico di fronte all’impotenza?
Prendersi carico di un problema di erezione può mettere il medico in una situazione conflittuale: da una parte, la DE è una vera patologia che richiede un trattamento specialistico; dall’altra parte è considerato un argomento intimo e personale quindi da affrontare con cautela da molti pazienti e dai professionisti della salute che devono indagare senza urtare la suscettibilità dei pazienti o farli sentire inadeguati. Per un senso sbagliato di pudore, non è raro che il problema venga rimandato o taciuto…ed è un peccato!
L’impotenza risponde alla cura?
Parlare del problema e portare alla luce l’impotenza è già parte della soluzione per due motivi: – da una parte, cure appropriate per la DE sono ampiamente disponibili e sono efficaci quando viene fatta una diagnosi accurata e scelto il farmaco adatto; – dall’altra, gli ostacoli alla comunicazione con il paziente ed alla sua educazione sono facilmente superabili.
Quanto sono frequenti i problemi sessuali?
Uno studio di circa 15 anni fa stimava che il 43% della popolazione femminile ed il 31% degli uomini soffrono di qualche forma di difficoltà. Secondo questo studio la disfunzione sessuale è più comune tra uomini e donne con una forma fisica ed un equilibrio emotivo scadenti ed è direttamente associata sia a problemi di salute che a esperienze negative nell’ambito delle relazioni. Spesso, la consapevolezza di avere una malattia che interferisce con la capacità erotica provoca un disagio emotivo e relazionale, caratterizzato da paura del rapporto, ansia e rifiuto della relazione intima.
Qual’è l’atteggiamento di chi supera l’impotenza?
Sempre nello stesso studio, il 94% degli intervistati dichiarava che la soddisfazione sessuale migliorava la qualità della loro vita e che i problemi sessuali non dovrebbero essere accettati passivamente come una conseguenza dell’età.
Ciò ribadisce l’importanza di parlare di sessualità con il medico di famiglia che è sempre il riferimento più sicuro.
Perché si parla così di rado di problemi sessuali con il medico?
Da una parte, tutti riconoscono che la DE è una condizione comune con un impatto negatvo sulla qualità della vita del paziente e che può nascondere un problema mentale o fisico non diagnosticato. Dall’altra, alcuni pensano che il medico stesso potrebbe essere a disagio a parlare di sesso per primo.
Gli studi esteri:
un’indagine tra i medici di famiglia ha documentato che le ragioni più comuni per non fare un’anamnesi sessuale adeguata sono l’imbarazzo, la convinzione che la sessualità non sia rilevante per la patologia presentata, la paura di offendere il paziente ed, infine, il ritenersi insufficientemente preparati per affrontare questo problema. Si suggerisce che ci siano anche altre ragioni che rendono difficile per il medico di famiglia di fare un’anamnesi sessuale. Tra queste vengono elencati ostacoli generazionali, paura di essere inopportuni o di venir accusati di comportamento non etico che ad oggi non è una motivazione da poco.
Chi dovrebbe parlare per primo di impotenza?
Qualche volta, i pazienti possono essere troppo in imbarazzo per affrontare l’argomento per primi, mentre in altri casi i pazienti potrebbero pensare che non sia appropriato raccontare i problemi sessuali al loro medico. E’ compito del medico o terapeuta dire al paziente che “sì, un problema sessuale è comune in medicina ed io posso aiutare a risolverlo”. In effetti “posso aiutare” sono forse le parole più importanti che un paziente può sentirsi dire dal suo medico in questo contesto.
Sessualità e benessere
L’OMS definisce la salute sessuale in modo molto ampio, esattamente come fa per la salute generale, considerandola come uno stato di benessere fisico, emotivo e mentale e non banalmente come l’assenza di malattia. Una sessualità gratificante e un comportamento che promuove il piacere e l’intimità mantiene alti i livelli cognitivi e conferma l’identità sessuale anche quando, per via dell’età, diminuiscono la frequenza della penetrazione dell’orgasmo.