Nella sesta decade di vita, le donne più degli uomini sono esposte a fattori di rischio comportamentali e ambientali che aumentano la possibilità di sviluppare un tratto di ansia o di depressione. Queste sono le condizioni psichiatriche più frequenti e le donne ne sono colpite con frequenza doppia degli uomini in ogni fascia d’età.
La depressione e l’ansia sono influenzate dalla storia medica dell’età giovanile?
Assolutamente si. Se da una parte è raro che chi non ha mai sofferto di depressione sviluppi un episodio in là con gli anni, è anche vero che la transizione della menopausa rappresenta uno stato di fragilità per coloro che hanno avuto una storia di ansia o di depressione nel passato.
Perché depressione e ansia si manifestano alla transizione menopausale?
La transizione menopausale, che va avanti per diversi mesi, rappresenta un periodo di instabilità per la donna. Questo avviene soprattutto perchè le fluttuazioni ormonali provocano cicli instabili e cambiamenti d’umore mentre la donna non sa cosa aspettarsi per il futuro. In queste circostanze, è probabile che chi ha avuto difficoltà emotive o episodi di instabilità mentale nel passato sviluppi di nuovo quadri di disagio psicologico.
Come si contrastano la depressione e l’ansia?
Interventi comportamentali e psicoterapia possono aiutare a superare le condizioni di instabilità e disagio ma il primo passo per risolvere il problema è conoscerlo. L’osservazione clinica e la relazione con la paziente consentono di esplorare lo stato emotivo e di riconoscere i fattori di rischio sia ambientali che comportamentali.
Il ruolo della psicoterapia comportamentale.
Quando il clinico nota una tendenza all’ansia e alla depressione, deve avviare la paziente verso un corso di psicoterapia che offre una varietà di interventi particolarmente studiati per i fattori di rischio che sono frequenti in questa fase della vita. In particolare, la Terapia Comportamentale lavora sui comportamenti e sulla risposta emotiva aiutando la paziente cambiare gli atteggiamenti negativi e a ristrutturare un’emotività adeguata.
Come lavora la psicoterapia comportamentale?
La terapia comportamentale lavora sugli aspetti cognitivi, comportamentali ed emotivi delle relazioni. Il suo scopo è di aiutare le pazienti a riconoscere (e ovviamente cambiare) il modo di pensare negativo e disfunzionale che contribuisce a creare emozioni negative. L’intervento comportamentale è strategico, cioè usa suggerimenti specifici per impegnare la paziente in attività positive e gratificanti attraverso le quali a donna stessa riesca ad abbandonare gli atteggiamenti disfunzionali.
La ristrutturazione comportamentale consente di abbandonare i comportamenti che sono fonte di stress emotivo, di disagio o anche di ansia. Il positivo allenamento mentale, portato avanti sotto la guida del terapeuta, aiuta la paziente a riconoscere e ad uscire dalla spirale dei pensieri distorti che sono la causa delle reazioni di depressione e di ansia.