Nella disfunzione erettile, quali sono le indicazioni per un farmaco iniettivo rispetto a quello orale?
Questa sostanza è riservata a pazienti con patologie organiche gravi per le quali il farmaco orale non sarebbe sufficiente.
Come si somministra in caso di impotenza da gravi cause organiche?
Il farmaco deve essere iniettato sulle facce laterali (destra o sinistra) del pene tenendo l’ago in perpendicolare e con una siringa speciale che lo depositi all’interno dei corpi cavernosi. La siringa è contenuta nella confezione insieme alla polvere secca che dovrà essere diluita la momento dell’uso.
Il farmaco esiste in due dosaggi diversi e la decisione di quale usare è presa dal medico sulla base della situazione clinica del paziente. Prima di prescrivere la terapia, il medico somministra il farmaco almeno una volta in ambulatorio in modo da poter osservare il tempo e il grado della risposta erettile. Il criterio è quello di somministrare la minima dose efficace per evitare sovraccarichi inutili.
Qual è la posologia in caso di un problema di erezione?
E’ importante che il medico insegni al paziente come auto iniettarsi il farmaco, anche ripetendo più volte la procedure in ambulatorio, prima di consentire che questa pratica venga fatta a casa in autonomia. Come posologia si raccomandano non più di tre dosi settimanali a distanza di uno o due giorni e mai con frequenza inferiore alle 24 ore. L’erezione avviene da 5 a 20 minuti dopo l’iniezione e dure circa un’ora. Una durata superiore rappresenta un campanello d’allarme per possibili patologie e deve essere riferita al medico prescrittore non appena possibile. Controlli periodici per l’insorgenza di effetti collaterali a distanza devono essere effettuati ogni tre mesi.
Per quali cause di difficoltà erettile è indicato?
Le indicazioni riguardano patologie gravi che non consentono neppure una minima risposta erettile spontanea. Tra queste ricordiamo il danno neurologico spinale e il diabete avanzato.
Quali sono gli effetti collaterali della terapia iniettiva per il deficit dell’erezione?
Gli effetti collaterali lievi vanno da dolenzia, prurito, edema, ecchimosi e infiammazione al punto di inoculo e sono riportati da meno dell’1% dei pazienti, in forme che non scoraggiano l’uso del farmaco.
Le reazioni avverse gravi comprendono l’erezione prolungata che dura fino a 4-6 ore e che si manifesta nel 4% dei pazienti, fino al priapismo che colpisce lo 0,4% dei soggetti, che difficilmente risolve spontaneamente e richiede un pronto intervento medico per evitare danni permanenti al tessuto erettile. I pazienti portatori di malattie che predispongono al priapismo, come l’anemia falciforme, il mieloma multiplo o la leucemia sono fortemente sconsigliati dall’usare il farmaco.
Le reazioni descritte sopra seguono immediatamente la somministrazione. Invece, tra gli esiti a distanza abbiamo la fibrosi del corpi cavernosi che si forma lentamente nel tempo, come effetto collaterale della reazione flogistica nel punto di inoculo. Nei pazienti che mostrano una tendenza a sviluppare noduli, fibrosi diffusa o la malattia di Peyronie la terapia deve essere sospesa.
Le reazioni sistemiche consistono in capogiri ed ipotensione, che può essere grave e richiedere la sospensione della terapia.
Il farmaco è sconsigliato nei pazienti cardiopatici con storie pregresse di infarto, aritmie, angina, patologie valvolari o arresto cardiaco e in quelli sottoposti a terapie anticoagulanti come l’eparina.
Qual è il meccanismo d’azione nei problemi d’erezione?
Il farmaco produce l’erezione attraverso il rilassamento dei muscoli lisci trabecolari e la vasodilatazione delle arteriole dei corpi cavernosi. Ciò porta all’espansione degli spazi lacunari e la compressione delle vene contro la tunica albuginea (meccanismo veno occlusivo dei corpi cavernosi).
Il deficit erettile, la terapia iniettiva e la coppia.
L’impotenza causata da una patologia organica grave è un ostacoli insormontabile per la dimensione erotica di una coppia perché genera rabbia e imbarazzo. Il disagio colpisce i due partner allo stesso modo e rende difficile affrontare il problema apertamente. Quando non si riesce a parlare, la terapia sessuale può aiutare a ristabilire una comunicazione franca, a rassicurare i partner sulla solidità del legame sentimentale e ad affrontare la terapia iniettiva.
La somministrazione del farmaco, però, è abbastanza complessa come abbiamo visto e richiede che i partner diventino complici nelle manovre necessarie. Spesso è utile che queste coppie facciano un percorso di terapia sessuale comportamentale per affrontare le emozioni ed il disagio e ritrovare l’armonia in una situazione oggettivamente non facile.
Anche in caso di disfunzione erettile per chiare cause organiche la terapia sessuale comportamentale è utile per ridurre l’ansia scatenata dall’incontro erotico e migliorare l’intimità della coppia.