Molte donne in menopausa hanno una secchezza vaginale più o meno importante che però è destinata a peggiorare nel corso degli anni. La secchezza, che è un segno dell’atrofia vulvo vaginale (AVV), è una condizione progressiva e ingravescente che deve essere contrastata al suo insorgere per poterne rallentare l’evoluzione in maniera efficace.
Gli effetti negativi sul piacere sessuale
Gli effetti negativi della secchezza sono di alterare le funzioni fisiologiche della vagina che sono: 1- la protezione contro batteri e virus che invadono la vagina dell’esterno e provocano infezioni; 2- la capacità di produrre muco lubrificante e di mantenere l’elasticità delle fibre che sono caratteristiche fondamentali per il piacere sessuale.
In un quadro di secchezza, sono presenti bruciore, prurito e irritazione continui della vulva
Terapie per migliorare la sessualità
Ad oggi sono disponibili varie opzioni terapeutiche, dai prodotti da banco più semplici che hanno meno effetti collaterali, richiedono minori precauzioni nel loro uso e possono essere acquistati senza ricetta, fino a preparazioni ormonali che devono essere usate sotto attento controllo medico.
La Medicina Sessuale
A questi vanno aggiunti interventi fisici, propri della Medicina Sessuale, che contribuiscono a mantenere attive le strutture muscolari, i tessuti, l’innervazione e la vascolarizzazione dei genitali esterni così come l’esercizio fisico controllato e regolare fa per il corpo.
Terapia locale e sessualità
Per il primo approccio alla cura “preventiva” della secchezza quando i sintomi sono ancora lievi, come avviene nei primi anni della menopausa, si preferiscono i prodotti da banco che sono idratanti e lubrificanti, di solito usati in combinazione più volte a settimana. I lubrificanti facilitano la penetrazione sessuale eliminando l’attrito e l’irritazione che i movimenti coitali avrebbero a causa della minor produzione di muco e per questo sono usati al bisogno. Le creme idratanti, invece, sono usate su base giornaliera come cura per mantenere l’idratazione dei tessuti.
La terapia ormonale – Sessualità e benessere
Ormoni prescritti per via vaginale – La somministrazione vaginale di estrogeni a basse dosi è efficace e priva di effetti collaterali importanti nelle donne sane. Il miglioramento della vita sessuale è legato alla risoluzione del dolore e dell’attrito al momento della penetrazione. I preparati locali risolvono tutti i problemi legati alla secchezza e al cattivo funzionamento dei tessuti vaginali, dalle vaginiti alla sessualità quando l’alterazione è lieve, ma devono essere usati con regolarità. Il miglioramento richiede alcune settimane di uso costante e deve essere protratto nel tempo, anche se a dosi inferiori, per non perdere i benefici acquisiti.
Ormoni prescritti per via generale – La terapia ormonale per via generale è efficace per ridurre le vampate di calore e ha una certa azione anche sulla secchezza vaginale, per quanto molte pazienti preferiscano abbinarla ai prodotti locali. E’ un intervento farmacologico potente che risolve i sintomi generali della menopausa ma può avere effetti negativi sul metabolismo. Per questo è indicato per le pazienti che non hanno controindicazioni e che possono essere controllate nel tempo, ma non può essere proposto a donne che abbiano tendenza a patologie della coagulazione, ipertensione o diabete, per citare le più comuni.
Nuovi interventi per la sessualità
Nuove approcci terapeutici sono diventati disponibili in anni recenti. Il primo, uscito qualche tempo fa ma disponibile in Italia da circa un anno, è un farmaco da assumere per via generale che ha come suo bersaglio specifico i tessuti dei genitali esterni. Agisce migliorando la struttura di vulva e vagina in tempi brevi e eliminando la secchezza e il dolore sessuale. Tutto questo favorisce la ripresa di una vita sessuale gratificante.
Il secondo intervento di provata efficacia per il miglioramento della vita sessuale è un trattamento laser che ristruttura i tessuti vaginali e assicura il mantenimento dei risultati ottenuti per almeno un anno.