Sessualità in gravidanza e dopo il parto? Nient’affatto un’impresa impossibile. Vediamo come
La sessualità in gravidanza è un tema delicato, su cui molte coppie si infrangono in maniera quasi inevitabile. Una premessa: si parlerà solo di gravidanze che insorgono in situazioni di coppia normali. Parlare di gravidanze adolescenziali, o al di fuori di una relazione stabile, o peggio frutto di violenza ci porterebbe a dover affrontare problemi didattici e sociali troppo complessi in questa sede.
Cosa condiziona sesso e sessualità in gravidanza?
Come una gravidanza è vissuta nei suoi primi momenti dipende da ciò che la coppia desiderava prima del concepimento. È ovvio: quando si desidera tanto una cosa e finalmente la si ottiene, ogni disagio è sopportato con gioia. Ovviamente esiste anche l’atteggiamento contrario: quando una cosa non si vorrebbe, tutto ci pesa. Questo, chiaramente, si ripete anche se consideriamo gli aspetti che regolano la sessualità in gravidanza.
Questo come affatica la sessualità in gravidanza?
Una gravidanza inizialmente vissuta con fatica aumenta lo stato di disagio e di conflitto nella coppia. A sua volta, anche se in maniera indiretta, fa diminuire il desiderio e interferisce con la sessualità. Una gravidanza cercata porta ovvia gioia, mentre una accettata con fatica porta disagio e la necessità di rivedere una pianificazione familiare già decisa.
Che vuol dire “gravidanza non desiderata”?
Spesso non vuol dire niente e questo è una specie di paradosso! È difficile interpretare il significato di indesiderata. Spesso le donne riferiscono di essere contente di aspettare un figlio, anche quando la gravidanza non era desiderata.
Come si mettono d’accordo questi due aspetti?
Essere felici anche quando la gravidanza non era voluta sembra un controsenso ma è solo la dimostrazione che un sentimento d’amore verso i bambini, o il bambino non ancora nato, prende il sopravvento su ogni logistica. La considerazione che non sia così difficile fare posto per un figlio e accettare la gravidanza come un dono di Dio o del destino sono altre comuni ragioni che rendono felice una donna incinta.
Perché la vita sessuale di una coppia dovrebbe cambiare?
Non “dovrebbe”, ma di fatto cambia. Le abitudini sessuali risentono dell’insorgenza della gravidanza perche il suo impatto emotivo cambia la relazione intima dei partner. Questo avviene soprattuto se si è alla prima gravidanza, quella che trasforma una coppia in una famiglia e porta responsablità del tutto nuove.
Come cambia la sessualità in gravidanza?
In linea di massima si può dire che c’è un primo periodo di aggiustamento e poi le coppie si assestano su nuove abitudini. La frequenza è solita diminuire man mano che ci si avvicina al terzo trimestre, perché l’impegno fisico del pancione rende disagevoli tante posizioni. Inoltre, la donna incinta tende ad affaticarsi molto. Ma un’altra motivazione, forse più importante, è che avvicinandosi al termine della gravidanza la coppia diventa sempre più concentrata sul bambino. Di conseguenza, la corrispondenza erotica tra i partner affievolisce.
Ci possono essere motivi medici per non fare sesso in gravidanza?
Certamente sì, anche se sono relativamente rari. Una gravidanza che procede normalmente non ha bisogno di precauzioni particolari. Tuttavia, quando ci sono condizioni patologiche come la minaccia di un aborto o di parto prematuro, oppure di inserzione anomala della placenta, è richiesta grande precauzione nelle attività quotidiane. Questo porta anche ad un’ovvia astinenza dai rapporti.
Com’è la soddisfazione, sia fisica che emotiva, del sesso in gravidanza?
La soddisfazione erotica durante la gravidanza e dopo il parto sembra sempre essere inferiore a quella di prima della gravidanza. Comunque rimane sempre in relazione con la gratificazione di prima della gravidanza. Le donne riferiscono che la sessualità non è cosi eccitante. La maggior parte si dichiara comunque contenta e soddisfatta di aver mantenuto una relazione fisica anche se ridotta.
Come si assesta, invece, la sessualità dopo il parto?
Più del 40% delle donne che partoriscono in modo naturale riprende la vita sessuale entro un mese e mezzo dopo aver partorito. La ripresa deve avvenire dopo che è stato fatto un controllo dal medico per verificare lo stato dei genitali e il completamento della cicatrizzazione delle ferite vulvo-vaginali. Avere rapporti prima di aver accertato il buon compimento della convalescenza sarebbe una grande imprudenza.
Cosa pensano le neo mamme della ripresa della vita sessuale?
Le signore condividono la necessità di un periodo di convalescenza. Non a caso dichiarano che la decisione di sospendere la sessualità e di ripenderla dopo la visita di controllo è “la decisione giusta e condivisa”.
C’è differenza tra i vari modi di partorire?
Alcuni studi hanno investigato su donne che avevano partorito normalmente ed altre che avevano avuto un cesareo. La conclusione è che l’andamento della convalescenza e la ripresa della sessualità è identico nei due gruppi.
In quali circostanze si vedono problemi alla ripresa della sessualità dopo il parto?
Molti studi dimostrano che un rischio per la ripresa della sessualità è associato al parto assistito. Nel parto assistito, a causa di difficoltà del momento espulsivo, il ginecologo ha dovuto ricorrere a manovre per aiutare il bambino a nascere. Queste manovre, inevitabilmente, colpiscono i tessuti dei genitali materni. In questo caso si nota un ritardo nella ripresa della sessualità post-parto.
Quali disagi si notano con il parto assistito?
I piu comuni sono dolore vaginale o dolore perineale durante i rapporti e l’insorgenza di disfunzioni come perdita del desiderio o difficoltà nell’avere un orgasmo. Questi ultimi sono secondari allo stato di dolore.
Qual è la base organica del disagio sessuale post-parto?
Il parto operativo, l’uso del forcipe o della ventosa ostetrica comportano un trauma per i tessuti vaginali, maggiore di quello che avviene in occasione del parto spontaneo. Un trauma che può provocare danni allo sfintere anale, al nervo pudendo o al pavimento pelvico.
Sono queste le sole cause possibili di un danno ai genitali?
No, i genitali possono risultare danneggiati anche durante la discesa del bambino nel canale del parto e durante il parto spontaneo. Nel primo caso, la testa del bambino comprime il nervo e provoca un danno neuropatico acuto. Nel secondo caso, si tratta di un danno da stiramento durante la fase espulsiva prolungata di un feto grande.
Ci sono aspetti psicologici che influenzano la vita sessuale di una neomamma?
Le modalità del parto possono influenzare la funzione sessuale facendo leva su fattori psicologici e culturali. Soprattutto la sessualità di una donna che diventa mamma è influenzata dal cambiamento di ruolo, dal cambiamento dell’aspetto fisico, dalla relazione con il marito che a sua volta si deve adattare al nuovo ruolo di padre, dalla fatica dei ritmi sonno/veglia imposti dal bambino e dall’ansia di saper fronteggiare le nuove responsabilità. In considerazione della complessità dei cambiamenti emotivi, è difficile stabilire se sia l’aspetto organico del parto o quello emotivo a influenzare di piu la vita sessuale post-parto di una donna.
Quanto ci vuole prima che la vita sessuale riprenda, dopo il parto?
Come detto all’inizio, la guarigione delle normali ferite o lacerazioni da parto si completa entro le quattro settimane. La maggior parte delle donne puo riprendere la sessualità entro le sei settimane in assoluta tranquillità. Ma nella pratica clinica le cose non sembrano stare proprio così. Apparentemente, meno del 10% di donne riprende la vita sessuale prima di 3/4 mesi, anche se le ferite sono completamente guarite. Questo avviene per la fatica dell’allattamento, che nelle prime settimane di vita del bambino altera completamente i ritmi della giornata.
Qual è l’atteggiamento verso la contraccezione dopo aver partorito?
Delle donne sessualmente attive entro il mese e mezzo dal parto, solo il 32% usava un metodo contraccettivo, spaziando nella loro scelta dai metodi di barriera, alla contraccezione orale, alla sterilizzazione tubarica.
Qual è la funzione della contraccezione nella famiglia con un bambino piccolo?
Nella nostra società del benessere, spaziare le gravidanze è funzionale alle esigenze della donna e della relazione. Consente alla donna la ripresa delle attività lavorative in tempi “normali” e quindi il riappropriarsi di una’identità che non dipenda solo dall’essere mamma. Allo stesso tempo, consente alla coppia di ricostituire la propria relazione entro aspetti personali, intimi e non esclusivamente genitoriali.
Cosa possiamo dire della depressione post-parto?
Una certa instabilità emotiva può essere presente nei primi mesi dopo il parto. Tuttavia, se si prolunga per più di 6 mesi dobbiamo sospettare un quadro di depressione post-parto, che può essere provocato da molteplici cause. Possiamo pensare a conflitti nella relazione o all’incapacità di adattarsi alla nuova vita e alle nuove responsabilità. O anche all’inesperienza nell’accudire un neonato e all’incapacità ad adattarsi a ritmi di vita e di sonno inconsistenti. Una storia clinica di depressione rende molto probabile lo sviluppo di un nuovo episodio in questo periodo. Tutti I fattori negativi menzionati sopra si associano ed influenzano reciprocamente.
Come si puo risolvere una difficoltà nel comportamento sessuale o il dolore alla penetrazione nel post-parto?
Prima di tutto è necessario escludere un difetto di cicatrizzazione, un danno al pavimento pelvico o un prolasso. Quando queste condizioni sono escluse, la paziente puo beneficiare di vari interventi che sono tipici della medicina sessuale e recuperare la propria funzione sessuale in tempi relativamente brevi.