Nella maggior parte dei casi l’eziologia della perdita del desiderio (HSSD) è multifattoriale, vale a dire che più fattori sfavorevoli si sommano per dare vita al problema. La disfunzione è molto più frequente nelle donne che negli uomini e colpisce circa il 10% di loro. Le cause organiche si ritrovano in un problema endocrino, in una malattia, in farmaci che influenzano il desiderio; le cause funzionali si trovano nell’ansia, in una storia di abusi emotivi o traumi psicologici, nei conflitti relazionali o nella presenza di un’altra disfunzione sessuale che interessi la paziente o il suo partner.
Le donne che hanno subito abusi sessuali e che perdono il desiderio a causa di questi hanno bisogno di un lavoro di psicoterapia, complesso e specifico.
E’ evidente la causa della perdita del desiderio?
Spesso non si trova una sola causa tanto grave da giustificare la perdita del desiderio. In molti casi, una lieve patologia organica si somma ad un disagio personale o ad una difficoltà del partner e il loro sommarsi conduce alla perdita del desiderio. Il sovrapporsi di concause, che si combinano e creano la condizione di disagio, è ciò che si osserva più facilmente.
La mancanza di desiderio è uguale in uomini e donne?
Le caratteristiche generali della mancanza di desiderio sono uguali per gli uomini e le donne ma il solo fatto che le donne sono colpite per il 10% dei casi in più ci fa subito intuire che ci debbano essere differenze di qualche tipo.
Come si manifesta la differenza tra uomini e donne?
L’esperienza clinica ci dice che le donne percepiscono un calo del desiderio in risposta a qualunque tipo di disagio, che sia relazionale o di sopraggiunta difficoltà del comportamento sessuale. Il desiderio sessuale femminile sembra essere estremamente più fragile di quello degli uomini….. a cui la natura ha dato il compito di sedurre.
Quali sono le figure professionali più indicate per consigliare una donna in difficoltà?
Il medico di fiducia o medico sessuologo sono i professionisti competenti a cui una donna si può rivolgere per parlare del calo del desiderio; le donne, però, spesso evitano l’argomento per un imbarazzo ingiustificato che limita le lor possibilità di guarigione.
Come si manifesta la perdita del desiderio?
La perdita di desiderio arriva subdola, qualche volta coincide con la menopausa ma può capitare in anni precedenti, in tempi non sospetti. Naturalmente quando avviene ho un impatto fortemente negativo sul senso di soddisfazione soggettivo della paziente e sulla qualità della relazione intima.
La menopausa di per se’ non è causa diretta di perdita del desiderio, infatti per molte signore questo non avviene affatto
Come ci dobbiamo comportare per verificare la presenza di una causa organica per la perdita del desiderio?
Sappiamo per esperienza che nella maggior parte dei casi la perdita del desiderio non ha una causa organica riconoscibile, ma per escludere qualunque possibile patologia, noi dobbiamo verificare che non ci siano alterazioni endocrine (ormoni ovarici, tiroidei, prolattina), ne’ psicologiche (tratti depressivi, stati d’ansia, lutti, storia d’abuso sessuale), ne’ relazionali (conflitti, separazioni, tradimenti), ne’ sociali (cambiamento nello stato sociale, pensionamento).
Se la perdita del desiderio non è per cause organiche cosa dobbiamo pensare?
Quando le indagini sono negative, possiamo entrare nel campo delle disfunzioni sessuale “sine materia”. Tante pazienti con perdita del desiderio senza un motivo apparente sono persone dall’assetto psicologico sano, ben equilibrate e che vivono relazioni di coppia stabili e funzionali. Se si scava in profondità in alcuni casi, non in tutti!, si trova problemi di intimità, coppie che si sono piano piano allontanate ed è la donna a portare inconsciamente a galla questa realtà: buoni amici e non più partner romantici.
E se anche la relazione di coppia non causa la perdita del desiderio dove dobbiamo guardare?
Quando non è la relazione di coppia ad essere la prima causa del problema, bisogna rivolgersi alla paziente stessa e cercare nelle sue reazioni ed aspettative quello che ha scatenato il problema. Spesso la causa scatenante si trova in un cambiamento di vita non desiderato, in un a delusione personale o nel mondo del lavoro, in una perdita di immagine corporea che non la fa sentire più se stessa. Probabilmente molte di queste ragioni possono sembrare ingiustificate dal di fuori, ma non si può mai giudicate cosa avviene nell’animo di una persona.
La mancanza del desiderio rimane un problema isolato?
Purtroppo no! L’esperienza clinica ci dice che le disfunzioni femminile, anche quelle lievi, tendono a coinvolgere altri aspetti della risposta sessuale con un effetto domino. Alla fine abbiamo un mosaico fatto da tante difficoltà tutte insieme: manca il desiderio, l’orgasmo non viene e la gratificazione è minima!
Cosa provoca il calo del desiderio specialmente nella donna?
Il desiderio femminile risponde meno ad una motivazione biologica, diversamente agli uomini. Dipende e risponde all’intimità fisica ed emotiva, alla stimolazione erotica e alla percezione del desiderio della persona amata.
Se la motivazione sessuale di una donna risulta essere psicologica e relazionale, è evidente che saranno delusioni e scontentezze in questi ambiti a determinare il calo del desiderio.
Sappiamo che un calo di desiderio è comune nell’arco della vita di una donna e sappiamo di poter aiutare; ma sappiamo anche che difficilmente una donna si aprirà con il suo medico per chiedere consiglio su cosa fare. Le norme culturali che considerano la sessualità ancora come se fosse ancora quasi un tabù, sono dure a morire. E’ per incoraggiare le signore che potrebbero avere bisogno che scriviamo queste righe.