Il dolore che colpisce la vagina è descritto, nella maggioranza dei casi, come bruciore, edema, prurito e irritazione. Questi sintomi sono accompagnati da un arrossamento lieve, meno intenso di quanto il racconto della paziente farebbe pensare. Sempre però c’è l’impossibilità di avere un rapporto soddisfacente anche se la penetrazione rimane possibile. Questo segno conferma una certa gravità e persistenza del disturbo. Infatti, un’irritazione dei genitali esterni e del perineo meno accentuata, ma soprattutto meno persistente, si può avere anche per cause occasionali che non richiedono alcun intervento. Fondamentalmente, quando si è capita la causa di questi disturbi transitori e sine materia, non è necessario nemmeno ricorrere ad un’osservazione medica.
Le cause occasionali
Tra queste cause occasionali che danno una sintomatologia acuta di breve durata che coinvolge il perineo ci sono tutte le forme di irritazione meccanica o chimica: pantaloni stretti, biancheria intima che si sposta in corso di un esercizio fisico in palestra, con la corsa, la bici o l’equitazione; l’agente chimico più comune è l’acqua di mare mista a sabbia che rimane a contatto con i genitali esterni quando non c’è la possibilità di cambiarsi il costume.
La diagnosi differenziale dei sintomi persistenti
Le cause locali – Viceversa, quando siamo di fronte ad una vulvo vaginite, cioè ad un’irritazione dei genitali esterni con perdita di secrezioni eventualmente maleodoranti, si deve pensare ad una causa infettiva e intervenire con presidi medici adeguati. I microorganismi possono essere batteri o miceti (le arcinote candide), possono limitarsi a vulva e vagina ma possono risalire ed interessare la vescica dando dolore e difficoltà ad uirnare.
Le cause sistemiche – Un quadro simile di bruciore, irritazione e difficoltà ai rapporti si ha per cause non locali ma sistemiche, cioè che coinvolgono tutto l’organismo. Avviene ogni qual volta c’è una riduzione della produzione di estrogeni, come nelle amenorree, e soprattutto alla menopausa. L’atrofia vulvo vaginale di questa fase della vita è tipica e inevitabile. Per fortuna, però, è anche molto ben conosciuta e facile da risolvere fin dalle prime avvisaglie. E’ possibile ricorrere a prodotti per migliorare l’idratazione e la lubrificazione, a farmaci locali, a farmaci sistemici, ad interventi di medicina sessuale e ad interventi fisici.
Il dolore sessuale
Quando la difficoltà di penetrazione si presenta come sintomo isolato, a cui eventualmente segue l’irritazione della parte, bisogna pensare ad una disfunzione che trova la sua origine nel disagio sessuale di quella paziente o di quella coppia; qui gli interventi medici adeguati per una vaginite da microorganismi non sono efficaci, ma la disfunzione dovrà essere affrontata con un intervento di Medicina Sessuale Comportamentale.