Oltre a riconoscere il disagio che la menopausa e l’invecchiamento provocano nelle donne, non va dimenticato che problemi simili colpiscono gli uomini, che sono i mariti con cui queste signore hanno una relazione sessuale.
L’andropausa
L’andropausa è una realtà biologica anche se non ha un marcatore clinico evidente come la fine delle mestruazioni e, come la menopausa, intreccia i cambiamenti endocrini che la contraddistinguono con gli effetti metabolici dell’invecchiamento.
La coppia
Nella maggior parte dei casi le coppie trovano il loro modo di adattarsi ai cambiamenti tipici del periodo, ad accettare un modo di funzionare meno perfetto e a mantenere la loro relazione intima. Condividere i problemi e cercare insieme la soluzione è funzionale per mantenere e migliorare l’armonia della coppia.
Purtroppo però le cose non sono sempre così positive.
Affrontare gli stessi problemi nello stesso periodo può essere difficile per una coppia dove entrambi i partner sono emotivamente fragili o hanno disagio e ambivalenza verso la sessualità. In queste circostanze, ciascun partner avrebbe bisogno di sostegno ma nessuno dei due è forte abbastanza per sostenere l’altro in questo periodo di cambiamenti e difficoltà.
Le coppie che riferiscono difficoltà nella relazione sessuale possono trovare un’occasione di miglioramento nella terapia sessuale comportamentale dove per prima cosa si procederà ad una valutazione di tutti i fattori di rischio che possono generare una disfunzione sessuale: patologie mediche, alterazioni metaboliche, squilibri ormonali, conflitti nella relazione di coppia o anche disagio intrapsichico.
Le patologie mediche
Questo studio delle condizioni mediche predisponenti viene condotto negli uomini e nelle donne e le patologie, eventualmente riscontrate sono discusse insieme alla coppia. E’ chiaro che il primo intervento sarà la cura della malattia e solo dopo averla stabilizzata si potrà offrire un intervento di medicina sessuale.
Quando la diagnosi indica la responsabilità di una condizione organica, il suo trattamento può essere associato all’ampio armamentario di interventi a disposizione della terapia sessuale comportamentale, che prevede la prescrizione di farmaci contemporaneamente al trattamento psico comportamentale focalizzato sul sintomo sessuale.
La terapia ormonale sostitutiva
La terapia ormonale sostitutiva (TOS) piò portare grandi benefici alle donne specialmente se è iniziata subito dopo la menopausa. Contribuisce a abbassare il rischio cardio vascolare legato all’invecchiamento, combatte le caldane, l’incontinenza urinaria e l’atrofia vaginale. In generale, ripristina il senso di benessere. Le pazienti notano un miglioramento dell’interesse sessuale e dell’eccitazione erotica, soprattutto quando la TOS è associata ad interventi comportamentali per la sessualità.
La supplementazione di androgeni
La somministrazione di androgeni nella donna è ancora estremamente controversa, mentre un’ipotesi suggestiva è che gli estrogeni proteggano contro la diminuzione delle funzioni cognitive e della memoria.
La supplementazione di androgeni nell’uomo ha indicazioni precise ma rimane comuque un intervento estremamente delicato che deve essere portato avanti da urologi e andrologi esperti.
Le protesi framacologiche
La somministrazione delle protesi farmacologiche per l’erezione è un trattamento meno controverso ma che richiede ugualmente esperienza sugli effetti farmacologici secondari dei vari farmaci e su come questi possono essere integrati nella relazione sessuale.
Per concludere
Si deve ricordare che la persona che è contenta di se’, non importa per quale motivo o cosa la fa sentire bene, è più portata a prendersi cura di se stessa, a entrare in contatto con gli altri e a mantenere uno stile di vita salutare sia dal punto di vista organico che emotivo. L’atteggiamento positivo si riflette sulla coppia e sulle relazioni interpersonali e costituisce il modo migliore per mantenere l’equilibrio psichico nella vecchiaia