Tumore al seno e dolore ai rapporti Perché ?
Per controllare la diffusione del tumore della mammella le concentrazioni degli estrogeni nel sangue si devono ridurre a valori minimi. La riduzione degli estrogeni causa un’atrofia dei tessuti della vagina.
Che vuol dire “atrofia vaginale”?
“Atrofia vaginale” vuol dire scadimento delle funzioni normali. Nel caso della vagina si perde l’elasticità del tessuto sottocutaneo e la capacità di produrre muco lubrificante.
Atrofia e perdita di lubrificazione: cosa comportano?
Lo scadimento delle capacità normali della vagina riduce le difese contro i microorganismi esterni e mette la paziente a rischio di infezioni urinarie e vaginiti ripetute.
Cosa comporta avere un’infezione urinaria (cistite) ?
In molti casi, questi sono disturbi facilmente curabili. Qualche volta, però, si tratta di infezioni che da acute e transitorie cambiano, tendono a cronicizzare e diventano sempre più difficili a guarire.
Come si capisce che l’infezione urinaria si è cronicizzata?
Il segno più chiaro è che la cistite si ripresenta poche settimane dopo aver finito una cura che apparentemente aveva avuto successo.
Cistite e atrofia vaginale: cosa cambia per la sessualità?
Il risultato finale dell’infezione urinaria e dello scadimento delle funzioni vaginali con perdita di lubrificazione e elasticità è una difficoltà ai rapporti sessuali che diventano difficili e dolorosi fino doverli rifiutare.
Perché è difficile trattare l’associazione tra atrofia vaginale, vulvodinia e cistite?
La difficoltà che ogni medico può trovare è quella di mettere in atto un regime farmacologico efficace e che possa essere ripetuto nel tempo per scongiurare le recidive e alleviare vulvodinia e cistiti ricorrenti
Cosa comporta la vulvodinia per le pazienti guarite dal tumore?
Il danno a carico dei genitali, coè la vulvodinia, e del sistema urinario provocato dalla perdita di estrogeni è destinato a rimanere tale, a non guarire.
Perché permane la vulvodinia?
La condizione di atrofia, che causa la vulvodini, non può migliorare spontaneamente con la guarigione perché gli estrogeni devono rimanere azzerati per evitare le recidive.
Perchè la vulvodinia cambia l’atteggiamento delle donne verso la sessualità?
Le difficoltà sessuali date dalla vulvodina obbligano a evitare l’attività erotica, provocano l’astinenza e interferiscono con l’intimità romantica.
La vulvodinia migliora nelle donne che hanno sconfitto il tumore?
No, la vulvodinia s enon è curata non migliora. Per le donne che hanno sconfitto il tumore al seno, la perdita della gratificazione sessuale è molto grave perchè si aggiunge all’ansia e alla sofferenza emotiva già presenti.
Lubrificanti, idratanti e derivati degli estrogeni alleviano la vulvodinia?
I lubrificanti vaginali e i gel idratanti di varie formulazioni sono abbastanza efficaci per alleviare la vulvodinia ma non del tutto risolutivi. I preparati vaginali derivanti dagli estrogeni non sono prescritti a donne che hanno avuto il tumore al seno per il rischio che provochino ricadute.
La Medicina Sessuale e la Vulvodina: aiuto efficace per le pazienti che hanno sconfitto il tumore al seno.
L’aiuto più efficace per queste pazienti viene dagli strumenti propri della Medicina Sessuale associati ai farmaci locali.
Cosa fa la Medicina Sessuale per le pazienti con vulvodinia?
La Medicina Sessuale prescrive un regime terapeutico dove il farmaci locali lubrificanti e idratanti sono prescritti in associazione con gli esercizi comportamentali e con gli strumenti specifici della riabilitazione sessuale studiati per combattere la vulvodinia. Gradualmente, con la guida del medico questo protocollo aiuta e assiste le pazienti a superare le difficoltà nel momento della penetrazione.