Alterazioni ormonale e irregolarità del ritmo del testosterone
I cambiamenti dell’asse ipotalamo-ipofisi-testicoli nel maschio sono più lenti e sottili di quanto si osserva nelle donne. Nell’invecchiamento avviene un graduale declino dei livelli di Testosterone libero e Testosterone totale. Questo fenomeno prende il nome di “andropausa” ed è caratterizzato dalla diminuzione delle cellule di Leydig del testicolo e della loro capacità di secernere il testosterone.
Gli ormoni secreti dalle gonadi maschili e femminile sono rispettivamente estrogeni, progesterone e androgeni che vengono prodotti in modo ciclico: abbiamo il ritmo circadiano del testosterone, che ha il suo picco all’alba, e quello circamensile degli estrogeni, che caratterizza le mestruazioni. La ciclicità è ciò che si perde nell’invecchiamento e che rende biologicamente meno efficaci le quantità di ormoni prodotte.
Il ritmo circadiano è considerato “l’orologio biologico” e le sue alterazioni si riflettono su molte funzioni. Se andiamo a vedere la produzione di testosterone dai testicoli nell’età avanzata si nota che, oltre alla minor quantità di ormone prodotto, manca il picco della mattina e che le sue concentrazioni non variano nell’arco della giornata.
La funzione sessuale si correla a questi cambiamenti, ma non può essere l’unica determinante. Infatti, le ampie variazioni che si notano da individuo a individuo suggeriscono l’associazione con un buono stato di salute generale oppure con la presenza di malattie croniche.
Gli androgeni sono legati a tante funzioni che risentono della loro diminuzione: il senso di benessere, la funzione cognitiva, la massa muscolare, la forza muscolare, la struttura ossea e un’adeguata produzione di globuli rossi, oltre alla sessualità nelle sue componenti di desiderio, capacità erettile, orgasmo e soddisfazione erotica.
Anche nelle persone sane che invecchiano senza malattie specifiche, lo scadimento del sistema vascolare ed endocrino colpisce la capacità dei genitali di rispondere prontamente allo stimolo erotico. Nell’uomo l’erezione è un fenomeno vascolare sostenuto dal testosterone e quando la sua produzione diminuisce, la funzione erettile diventa meno pronta e meno ferma.
I cambiamenti vascolari dell’età cominciano circa 10 anni più tardi nell’uomo che nella donna, ma sviluppano quadri più gravi perché l’uomo è più portato a soffrire di diabete, ipertensione, ipercolesterolemia e delle condizioni predisponenti associate (come il fumo e l’obesità) che danno la sindrome metabolica