L’osservazione clinica e i dati in letteratura fanno valutare l’incidenza dell’eiaculazione precoce acquisita nel 4% di tutti i pazienti con EP. Sembra anche che tali pazienti siano più propensi a rivolgersi al medico per guarire da questa disfunzione rispetto agli uomini con eiaculazione precoce stabile. La loro motivazione a cercare una cura e risolvere il problema è molto probabilmente dovuta al fatto che il peggioramento della competenza sessuale comporta un disagio nella relazione di coppia. Invece, i pazienti per i quali l’eiaculazione precoce è la maniera consueta di rispondere all’eccitazione erotica hanno trovato il modo di adattarsi e sono meno portati a cercare un cambiamento.
Cause di Eiaculazione Precoce acquisita (o secondaria)
Nella maggior parte dei casi l’eiaculazione precoce acquisita è la spia di un disagio emotivo del paziente che, con il cambiare del suo equilibrio emotivo, vede cambiare anche la sua capacità di controllo dello stimolo erotico. In una percentuale minore, la disfunzione accompagna l’insorgenza di un problema medico o risponde all’assunzione di farmaci o all’abuso di alcohol e droghe. Non sempre la causa della disfunzione è univoca, e spesso condizioni organiche ed aspetti emotivi si sommano e si potenziano a vicenda. Come sempre in Medicina, è indispensabile raggiungere la diagnosi eziologica precisa al fine di scegliere la terapia adeguata.
Problemi medici
L’ipertiroidismo e la prostatite sono le due patologie organiche responsabili dell’eiaculazione precoce acquisita.
L’ipertiroidismo sovverte la capacità di controllo della risposta orgasmica ma non se ne conosce il meccanismo d’azione. E’ provato invece che il ripristino di una normale funzione tiroidea risolve anche la disfunzione sessuale. D’altro canto, l’ipertiroidismo è una malattia evidente che dà segno di se’ con tanti sintomi. La maggior parte dei pazienti eiaculatori precoci, sia primitivi che secondari, non ha patologie tiroidee e non è indicato sottoporli a esami ormonali solo sulla base della disfunzione sessuale e senza altre indicazioni.
La prostatite è un’infezione del basso tratto genitale maschile che può avere evoluzione acuta o cronica. In entrambi i casi provoca l’eiaculazione precoce secondaria che si può associare a difficoltà erettile e dare dolore al momento dell’orgasmo. Il meccanismo patogenetico risiede nell’alterazione delle sensazioni dovuto all’infezione e il trattamento antibiotico risolve prontamente entrambi i problemi.
Disagio emotivo personale o di coppia
Difficoltà psicologiche del paziente per traumi, malattie e condizioni di disagio che riguardino lui stesso o colpiscano un familiare stretto possono alterare il suo equilibrio a contribuire ad uno scadimento della vita sessuale con perdita di desiderio, difficoltà erettile e eiaculazione precoce.
Lo stesso capita di fronte ad un conflitto di coppia che mina l’intimità e rende difficile l’approccio al sesso. Una sfumatura diversa si vede nei partner di donne che sviluppano un quadro di dolore sessuale, come vaginismo o vulvovestibolite-vulvodina, di cui non si capisce la causa. In questi casi, è come se gli uomini si ritirassero di fronte al dolore delle loro compagne.
Associazione con la difficoltà erettile
Un grande numero di pazienti affetti da difficoltà erettile è anche eiaculatore precoce. Non sembra che le cause di questa associazione abbiano un fondamento medico. Piuttosto dipendono da fattori legati all’impotenza: da una parte, l’ansia per la difficoltà erettile che influenza la capacità di controllare l’orgasmo; e dall’altra, la ricerca di strategie per migliorare la capacità erettile, come stimoli erotici più potenti che innescano la risposta precoce.
Nel dettaglio, cosa è necessario sapere riguardo all’eiaculazione precoce acquisita?
La cosa più importante da ricordare è che l’EP acquista, o secondaria, si presenta dopo un periodo di tempo in cui il controllo sull’orgasmo è stato soddisfacente e adeguato. Questi sono i termini soggettivi che il paziente usa per descrivere quanto gli è successo e il disagio per come sono cambiate le sue capacità. Relativamente all’età, gli uomini con EP acquisita sono più grandi ma il quadro clinico è lo stesso mentre la percentuale di guarigione con un farmaco o con una terapia sessuale comportamentale dipende dalla possibilità di risolvere la causa scatenate.
Gli uomini con EP secondaria riferiscono un disagio personale e di coppia in risposta alla perdita di controllo eiaculatorio, diversamente da chi ha un’ EP primitiva e, con il tempo, ha potuto creare strategie di comportamento per mantenere alta la soddisfazione sessuale.