Il dolore ai rapporti sessuali riconosce tante cause che sono trattabili e migliorabili con l’armamentario di cui il ginecologo dispone. In altri casi, specialmente quando si tratta di donne giovani, il dolore della penetrazione non sembra abbia cause plausibili. Questa è la situazione peggiore un cui si può trovare una giovane coppia: mortificata nel suo desiderio di mostrare amore, incapace di farlo e di capire perché succede tutto questo.
Ecco cosa racconta una paziente:
“Il mio desiderio è stata la prima cosa che ho perso e la mia vita sessuale è stata rovinata.
Il sesso non era piacevole anzi era doloroso, tremendamente doloroso. La vagina era secca, irritata e dava un dolore di carne viva. In alcuni momenti c’era prurito, spesso accompagnato da pesantezza e bruciore all’interno della vagina.
Sono arrivata al punto in cui non potevo più rimanere seduta alla scrivania, mi dovevo alzare e camminare senza riuscire a combinare niente per il mio lavoro. Ho perso la capacità di concentrarmi, l’appetito e la serenità. Ho dovuto smettere di andare in bici e di nuotare perché irritavano i genitali e di indossare blue jeans, collant e biancheria aderente perché scatenavano il bruciore. Fare l’amore era la cosa peggiore, sembrava una violenza!
Tutte le terapia antinfiammatorie, antibatteriche e antifungine si erano dimostrate inutili e la mia paura di non guarire più arrivava alle stelle. Finalmente è stata diagnosticata la vulvodinia (o vulvovestibolite). Il nome deriva dalla localizzazione del dolore, il vestibolo vulvare che forma l’ingresso della vagina e la zona dove si apre l’uretra. Cosi sono stata curata e sono guarita“
In conclusione
La vulvovestibolite (VVS) viene diagnosticata quando ogni altra condizione di patologia è stata esclusa. Solo alcuni ginecologi, particolarmente esperti nei quadri di dolore sessuale, la riconoscono prima di aver fatto tanti altri tentativi con farmaci diversi. La VVS non è una malattia contagiosa perché non è provocata da un microorganismo, ne’ ha alcun legame con le malattie tumorali o con le dermatosi. Inoltre, nonostante provochi tanto dolore, non si vede ad occhio nudo perché non provoca cambiamenti nella struttura della pelle o della mucosa. E’ proprio la mancanza di segni esteriori che rende difficile la sua diagnosi in chi non ha esperienza in Medicina Sessuale.
Fortunatamente, quando la diagnosi è fatta, si può prescrivere una cura efficace. La terapia consiste in un’associazione di farmaci ed esercizi propri della terapia sessuale comportamentale che viene adattata ai bisogni specifici di ogni singola paziente. Quando la situazione lo consente, a questi strumenti farmacologici e comportamentali si aggiungono interventi volti a ricreare l’armonia di coppia.