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La donna, la vulvodinia e l’estate […]

La donna, la vulvodinia e l'estate

Estate: è tempo di vacanze, di riposo e di divertimenti. Per le coppie è l’occasione di passare più tempo insieme. I sensi si nutrono dello scambio di pensieri e di esperienze vissute insieme … l’amore comincia ben prima della camera da letto!

Ma per chi soffre di Vulvodinia (VD) questo è un tempo ancora più complicato, quando il desiderio più vivo provoca delusioni cocenti. Bisogna ricordare che l’estate è impegnativa per le pazienti che hanno male alla penetrazione. Tutte le belle abitudini delle vacanze rendono più frequenti i comportamenti che scatenano il dolore. 

Attenzione a: stare sedute…

Viaggiando per visitare posti lontani si sta sedute a lungo e forse anche in modo scomodo.
Anche se la frequenza e l’intensità di un sintomo non  sono uguali per tutte le pazienti, chi ne soffre sa benissimo che stare seduta prima o poi scatena il bruciore. 

Al vivere in vacanza…

La vita da turista al mare, in montagna o nelle città d’arte è  fatta di qualche cocktail e di qualche spuntino in più e di cibi nuovi e saporiti.. e la VD fiorisce! 

All’acqua salata…

Il contatto tra i genitali, il costume bagnato e la sabbia è un mix esplosivo che provoca bruciore e irritazione anche tra le ragazze che non hanno problemi ne’ di dolore ai rapporti ne’ di vaginiti ricorrenti. Figuriamoci cosa può succedere ai delicati tessuti genitali di chi è già soggetto alla vulvodinia!

Alle passeggiate…

Le vacanze incoraggiano  a muoversi di più: si va in bici, si passeggia tra i monumenti e le vetrine, si fa trekking. Per chi è sensibile, il minimo sfregamento delle parti intime con i tessuti è super efficace per far scattare l’infiammazione 

Che cosa si può fare?

Si può dire in maniera un po’ cinica che le crisi favoriscono la ricerca di una soluzione. Ricordiamoci che la VD si può curare!
Non è un percorso facilissimo, ma è una via assodata e la  Medicina Sessuale offre un approccio adattabile  a tante donne e tante situazioni diverse.

Nel frattempo…

In attesa di intraprendere una terapia mirata, la detersione accurata ma non eccessiva, con prodotti specifici e associata alla lubrificazione dei tessuti esterni e alla scelta di fibre naturali e colori neutri per la biancheria può contrastare i fattori di irritazione e aiutare le pazienti a controllare i sintomi.