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Una nuova opportunità

I  progressi nella diagnosi precoce, nelle tecniche chirurgiche sempre più conservative e nei farmaci sempre più selettivi, consentono a molti pazienti tumorali di sopravvivere in percentuali impensabili fino a non troppo tempo fa. 

Una bella vittoria per la Medicina di oggi!

E’ un gran passo avanti che, come tutti i cambiamenti,  presenta nuove prospettive e nuovi problemi da risolvere

Controlli, controlli e ancora controlli

Dal momento della diagnosi, il paziente segue il suo iter terapeutico fin quando la malattia è remissione e si possono sospendere o almeno limitare le cure. Rimangono i controlli periodici da farsi ogni tanti mesi.  Queste scadenze sono molto sofferte dai pazienti perché arrivano puntuali e non consentono di dimenticarsi di essere malati. Anzi, rendono il tumore la malattia più cronica che c’è perché la risposta emotiva, il pensiero e la preoccupazione si rinnovano ad ogni scadenza.

E’ finita?

Quando la malattia è in remissione e il medico non è più una presenza costante, il paziente prova sollievo ma anche solitudine. E’ solo, non sa cosa aspettarsi né che cosa fare. Sa che niente sarà più come prima e che mancano l’energia fisica e quella mentale per tornare alla vita di prima. La malattia lascia fragili e vulnerabili. 

Ma non è veramente finita!

Questo è particolarmente vero per i tumori che colpiscono organi legati alla sessualità, come il seno e i genitali maschili. La malattia che ha in sè la minaccia di morte stravolge l’essenza profonda di organi che rappresentano la creatività e la vita.

La fisicità

Pensiamo al seno che è orgoglio estetico, piacere erotico e simbolo della maternità.
Pensiamo ai genitali maschili: l’erotismo inseparabile dalla vita… si capisce bene da dove venga il disagio verso la ripresa dell’intimità di coppia, verso la libertà delle emozioni e la gioia dell’incontro. 

La famiglia intorno

Le persone con cui esistono i legami emotivi più forti, che siano familiari o no, soffrono allo stesso modo e per gli stessi motivi dei pazienti. Hanno paura di perdere la persona amata e si sentono incapaci di consolare. Quando cade il silenzio non è distacco, è pena e paura di non saper aiutare. Le persone più amate temono di non saper rasserenare l’amato divenuto fragile proprio perchè capiscono di essere fragili loro stessi. In realtà, i gesti d’amore non sono mai sbagliati, ma è vero che i familiari più coinvolti soffrono e anche loro hanno bisogno di sostegno. 

Il sesso è vita

Il sesso è vita e creatività, l’esatto contrario della risposta emotiva al tumore. Qualche volta la coppia che ha vissuto questa malattia è troppo abbattuta per ritrovare da sola un equilibrio gioioso. Non ci sono regole, dipende dai partner ma anche coppie molto armoniche si trovano in questa difficoltà.

La riabilitazione sessuale

I pazienti tumorali possono essere aiutati da un intervento di terapia sessuale a ricreare comportamenti intimi sensuali, ancora prima che erotici, e attraverso questi mettersi in gioco, ricreare la comunicazione fisica anche con un corpo non più perfetto.
Grazie ai semplici interventi della Medicina Sessuale, l’erotismo può riprende nelle coppie affiatate che hanno saputo condividere le difficoltà dei periodi più bui.