L’invecchiamento nell’uomo […]

Come si invecchia? 

Quando l’invecchiamento avviene in maniera naturale, senza patologie aggiunte, si parla di “fisiopatologia”. Fisio – Patologia è una parola che dà subito il senso chiaro di quello che succede: i cambiamenti sono normali ed inevitabili, quindi fisiologici, ma l’organismo che li subisce va verso un indebolimento e diventa soggetto alle malattie.

Andando avanti negli anni, il modo di funzionare dei nostri organi cambia….e non proprio per il meglio!

Qual è la differenza fra uomini  e donne?

Nella donna la menopausa fa da spartiacque, nell’uomo manca questo segnale specifico ma l’invecchiamento avviene lo stesso.

Le prime fasi differiscono far uomini e donne?

Si,  quello che cambia sono i sistemi che danno l’avvio alle prime fasi: nella donna è il sistema endocrino con la ben nota diminuzione della quantità di Estrogeni in circolo mentre negli uomini sono coinvolti il metabolismo e il sistema cardiocircolatorio (CVD) e il sistema endocrino cambia solo in un secondo tempo. I processi dell’invecchiamento che riguardano il sistema cardiocircolatorio e il metabolismo cominciano nella 6° decade e sono simili per maschi e femmine, ma sono più accentuati per l’uomo.

….e ora si parla dell’uomo.

Gli effetti dell’invecchiamento cominciano a manifestarsi nell’uomo sano dopo i 60 anni e riguardano il metabolismo e il sistema cardiocircolatorio (CVD). Tra le patologie più comuni a carico degli uomini troviamo il diabete, l’ipertensione e le malattie cardiache. L’uomo è più soggetto della donna a queste condizioni, soprattutto da giovane ma anche da anziano.

Che cosa è la Sindrome Metabolica (SM)?

Nei casi più gravi si parla di Sindrome Metabolica, un complesso di condizioni organiche e di stile di vita. Comprende il diabete, la pressione alta, l’aumento del colesterolo e delle lipoproteine, l’abitudine al fumo e la vita sedentaria. Ma anche i precursori del diabete: l’emoglobina glicata e l’aumento di glucosio a digiuno. Tra tutti questi, l’indicatore più diretto della sua gravità è il colesterolo.  Ci sono anche indicatori secondari che fanno parte della Sindrome Metabolica come la composizione della massa corporea (BMI) e la circonferenza del punto vita > a 100 cm.

I fattori sociali influenzano le patologie?

Anche le caratteristiche demografiche ed il profilo socio economico (cioè quello che riguarda la scolarità, l’attività lavorativa e il reddito) influenzano l’insorgenza e la gravità della SM, probabilmente perché influenzano uno stile di vita più o meno salutare.

Sindrome Metabolica  e salute del cuore

Questo complesso di sintomi (appunto la Sindrome Metabolica) peggiora il rischio cardiovascolare di chi ne è affetto; per esempio, la presenza di 4 indicatori di SM aumenta il rischio CVD del 30%, 5 indicatori del 40% e così via.  L’insorgenza di SM costituisce un evento avverso grave specialmente per gli anziani che tendono ad avere tutte le malattie che la compongono e quindi subiscono la sommatoria; per questo gli anziani hanno la maggior prevalenza di malattie coronariche e trombosi. Nei pazienti più anziani l’obesità (componente della SM) provoca difficoltà cognitive e scadimento della qualità di vita.

La trombosi, l’ictus e l’infarto sono il danno finale di una SM grave.

Perché i forti fumatori aumentano il rischio di danno cardiocircolatorio?

Il fumo è una componente della SM e diretto responsabile della CVD. Gli effetti dannosi del fumo sull’organismo avvengono tramite la nicotina che è un veleno e un diserbante! Sull’uomo agisce impedendo la dilatazione di vasi e capillari. Lo stato di vasocostrizione provoca aumento della pressione del sangue e impedisce di assumere l’ossigeno dall’aria attraverso i polmoni.  Nel forte fumatore si crea uno stato di ipossia cronico di cui soffrono il muscolo cardiaco e l’endotelio dei vasi (tra cui le coronarie!) e peggiora il grado di aterosclerosi che a sua volta va  a pesare sul funzionamento di vasi e cuore.

La relazione tra diabete, ipertesione, sindrome metabolica e sessualità

Il diabete, l’ipertensione e la sindorme metabolica riducono la capacità di erezione perché danneggiano l’endotelio, diminuiscono la capacità dei vasi sanguigni di dilatarsi, di assumere ossigeno dai polmoni e di veicolarlo in periferia. Di fronte a pazienti con una di queste condizioni ci dobbiamo aspettare che anche la funzione sessuale risulti danneggiata più di quanto sarebbe normale aspettarsi per l’età.

Per concludere

Abbiamo visto che CVD e SM vanno insieme ma non sono la stessa cosa e devono essere osservate e trattate in maniera diversa perché ciascuna delle loro componenti richiede interventi differenti.