I problemi di erezione hanno vari nomi tra cui  disfunzione, difficoltà e impotenza sono i più comuni. In campo medico sono definiti come la “consistente e ricorrente incapacità di ottenere e/o mantenere l’erezione sufficiente per la soddisfazione sessuale”.

Cosa regola la capacità di erezione?

La funzione erettile del pene è un sintomo che dipende, almeno in parte, dall’età del soggetto. Si stima che capiti nel 16 – 22% degli uomini in qualche momento della vita.

Prendendo in considerazione le varie fasce, la difficoltà di erezione  d’età sembra colpire l’1 – 10% dei soggetti che hanno meno di 40 anni, il 2 – 15% degli uomini dai 40 ai 49 anni, il 22- 31% di quelli tra 50 e 59 anni, il 20 – 40% nella sesta decade e oltre il 50%  degli ultra settantenni. Alcuni studi riportano una frequenza maggiore di difficoltà erettile nei Paesi Asiatici rispetto all’Europa; inoltre e comprensibilmente, i problemi di erezione sono più frequenti nei diabetici, nei cardiopatici, negli ipertesi e nelle persone di bassa cultura (JP Mulhall, 2018).

Come si cura il problema di erezione?

Con lo sviluppo degli inibitori della fosfodiesterasi di tipo V per il trattamento farmacologico della disfunzione erettile, che sono entrati in commercio circa venti anni fa, la cura è diventata possibile e disponibile per un numero sempre più ampio di pazienti.

Da cosa dipende una buona erezione?

L’erezione dipende dal buon funzionamento di vari sistemi: il vascolare, il neurologico e l’endocrino. Per questo motivo, quando difetti dell’erezione si manifestano in un paziente, bisogna sospettare che si sia sviluppata una condizione patologia a carico di uno di questi sistemi. Quindi le  malattie metaboliche, il diabete, i problemi neurologici periferici e le disendocrinie, insieme all’uso di droghe o alcool rappresentano tutti una possibile causa per un danno erettile.

La relazione tra i problemi d’erezione e le patologie appena  elencate è tanto forte che l’impotenza può essere ritenuta a ragione una finestra attendibile  sul metabolismo umano.

Cause psicologiche di impotenza

I disturbi funzionali come la nevrosi d’ansia, il tratto depressivo, l’alterazione dell’umore e i conflitti relazionali sono fattori che possono contribuire pesantemente alla genesi (o al mantenimento) di una difficoltà dell’erezione.

Sovrapposizione delle cause

Se agli albori della Medicina Sessuale, le cause della difficoltà erettile venivano rigidamente divise in organiche  e funzionali,  l’esperienza clinica ci ha ormai insegnato come il disturbo quasi sempre rifletta un’eziologia mista. Lasciando da parte le patologie gravi e i conflitti di coppia destabilizzanti, i casi più comuni di eziologia mista sono frutto di una diminuzione della capacità erettile che provoca una risposta d’ansia e di disagio verso la sessualità. Il sommarsi dei due fattori  e lo stato d’ansia sempre più profondo è ciò che dà origine alla perdita della funzione erettile vera e propria.

Il corretto approccio terapeutico al disturbo di erezione

La doppia origine (organica e funzionale) dell’impotenza richiede che questa condizione venga affrontata associando i farmaci agli interventi di medicina sessuale che lavorano sul disagio sessuale e sulle dinamiche di coppia.