Vaginiti e menopausa

Le vaginiti sono comuni nelle donne dopo la menopausa perché si perde l’effetto protettivo degli estrogeni sui tessuti dei genitali esterni. Per questo è frequente osservare vaginiti da cocchi, candida e flora mista (le più comuni) in queste signore. Queste non sono infezioni a trasmissione sessuale ma derivano da un contatto dei genitali con un ambiente infetto, come potrebbe essere la seggetta del water, e vengono chiamate vaginosi batteriche

Menopausa e vaginiti a trasmissione sessuale

Le infezioni che si trasmettono con il contatto sessuale riguardano microrganismi come la clamidia, il tricomonas, il papilloma virus, l’herpes e l’HIV. E’ importante sottolineare che nell’ultimo decennio si è inoltre assistito ad una recrudescenza di episodi di Sifilide e di Gonorrea che erano quasi scomparse, probabilmente causata dai flussi migratori che mettono in contatto popolazioni con storie mediche diverse.

A dispetto delle aspettative di qualche anno fa, queste malattie sono in aumento in tutti gruppi d’età. Questo dato contraddice la convinzione che le donne più anziane non abbiano interesse per il sesso o che non abbiano relazioni con partner diversi.

Perché queste donne si infettano più spesso?

Questo evidente dato clinico, ci obbliga a ripensare l’idea che si ha in generale delle donne anziane come non interessate al sesso. Non è vero! La maggior parte di loro rimane sessualmente attiva per tutta la vita e una persona che si trova a non avere una relazione stabile, qualunque sia il motivo, tende ad avere molti partner e questo aumenta il rischio d’infezioni.

Il rischio maggiore di sviluppare una vaginite batterica oppure malattia a trasmissione sessuale per le signore sopra i 50 anni riconosce una causa specifica: la maggior suscettibilità dei tessuti vaginali alle infezioni.

La suscettibilità è dovuta ai bassi livelli di estrogeni che sono tipici della menopausa e che non sono sufficienti a garantire la normale funzione protettiva della mucosa vaginale. In menopausa il tessuto vaginale si assottiglia e diventa fragile, può perfino sanguinare per i micro traumi del rapporto, e perde le difese contro i microrganismi.

Come si può fare prevenzione?

La prevenzione si fa spiegando l’esistenza reale di un rischio di malattia e consigliando la vaccinazione, come per l’HVP, e l’uso dei contraccettivi di barriera. Condividere queste informazioni è soprattutto importante per le donne che si trovano in menopausa perché della vita sessuale in questa fascia d’età si parla poco e anche le pazienti non hanno molti riferimenti.

Quali sono i sintomi?

Tra i sintomi più comuni troviamo il dolore ai rapporti e alla minzione, le perdite di muco, le irritazioni vaginali, i piccoli sanguinamenti anomali e, nei casi più gravi, il dolore che dai genitali si irradia alle pelvi.  

La vita sessuale e le infezioni a trasmissione sessuale

Le raccomandazioni fondamentali sono quelle di buon senso, cioè di usare il preservativo di barriera ogni volta che non si ha grande confidenza con il partner e di ricorrere al medico ai primi sintomi onde evitare quadri più gravi e più difficili da debellare. Tuttavia, la donna ultracinquantenne deve anche essere consapevole  che i genitali cambiano a causa dell’assetto endocrino della menopausa e che esistono possibilità di cura.  Terapie locali consigliate dal medico di fiducia possono aiutare a mantenere la funzione genitale nel modo migliore.