Attualmente nei soli Stati Uniti ci sono circa 4 milioni di donne che hanno superato il tumore al seno e che vivono con le sequele della malattia, soprattuuuo la vulvodinia. Tra le condizioni che non possono migliorare spontaneamente con la guarigione c’è l’atrofia vaginale che è una conseguenza diretta delle terapie oncologiche.
Cancro al seno, vulvodinia e atrofia vaginale. Perché?
Per controllare la diffusione del tumore della mammella si abbassano le concentrazioni degli estrogeni nel sangue fino a raggiungere valori minimi. E’ inevitabile che la loro riduzione drastica alteri il trofismo degli organi bersaglio, in particolare del tessuto vaginale provocando la vulvodinia
Cosa comportano la vulvodinia e l’atrofia vaginale?
L’atrofia comporta lo scadimento delle funzioni normali e l’insorgenza di vulvodinia. Nel caso della vagina si perde la capacità di produrre muco lubrificante in risposta all’eccitazione sessuale.
Atrofia, lubrificazione, vulvodinia e sessualità
Il risultato finale della perdita di funzione da parte dei tessuti vaginali è la vulvodinia accompagnata da una difficoltà ai rapporti sessuali che diventano difficili e dolorosi fino doverli rifiutare. L’astinenza sessuale e la perdita della gratificazione erotica sono elementi importanti per la qualità della vita di tutte le donne; ma quelle che hanno sconfitto il tumore al seno la perdita è ancora più grave perchè si inserisce in un contesto di sofferenza già presente.
Atrofia, lubrificazione, sessualità, vulvodinia e terapia medica locale
I lubrificanti vaginali e i gel idratanti di varie formulazioni sono abbastanza efficaci ma spesso non sono del tutto risolutivi nei confronti della vulvodinia. Al momento, i preparati vaginali derivanti dagli estrogeni non sono ritenuti sicuri e non sono prescritti a donne che hanno avuto il tumore al seno, anche se hanno maggiore efficacia. A causa di queste limitazioni, il disagio sessuale delle pazienti post tumorale rimane difficile da risolvere.
Atrofia, lubrificazione, sessualità, vulvodinia e terapia sessuale comportamentale
Per superare la vulvodinia e il dolore ai rapporti sessuali, un aiuto efficaceviene dagli interventi comportamentali e dagli strumenti propri della Medicina Sessuale che assistono le pazienti nel momento della penetrazione.